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L'Europa e lo sfruttamento del legno

Perché Greta Thunberg accusa i leader politici di chiacchierare sul clima senza agire? Perché la sostenibilità, al giorno d'oggi funziona molto bene come argomento politico, specialmente se, nella pratica, si trova il modo di non pagarne il prezzo. Un esempio pratico è quello dell'Europa, che si considera più “virtuosa” dal punto di vista climatico rispetto ad altri continenti, ma che spesso lo è solo in apparenza. Se consideriamo, per esempio, la situazione delle foreste, vedremo che questi ecosistemi sono apparentemente ben gestiti in Europa: ci sono leggi a protezione delle aree boschive e queste vengono abbattute a un ritmo più lento di quanto ricrescano, inoltre non mancano i programmi di riforestazione. Questo vuol dire che l'Europa fa un uso assennato delle risorse che derivano dallo sfruttamento delle foreste? Niente affatto.

   

L'Europa e lo sfruttamento delle risorse globali

Un report compilato dallo European Environmental Bureau ha sottolineato come l'Europa consumi moltissime risorse derivate dalla deforestazione – in primis il legno, ma anche i prodotti alimentari coltivati o allevati in spazi sui quali un tempo sorgevano foreste – importandole però da altri continenti. Questo vuol dire che, anche se il legno per la nostra edilizia o una certa parte della frutta e dei cereali sulle nostre tavole non sono collegabili alla distruzione delle foreste europee, essi sono comunque il prodotto diretto della deforestazione in Amazzonia o in diversi Paesi dell'Asia.

A livello globale, quindi, quelle risorse hanno un impatto devastante a livello ambientale, sociale – poiché spesso con la deforestazione arriva lo sdradicamento delle comunità locali che vivono in armonia con gli ecosistemi –, della biodiversità e anche delle emissioni, poiché i materiali e i prodotti alimentari vengono spediti lungo distanze intercontinentali.

 

Per cosa usiamo il legno?

Il legno è diventato un materiale pregiatissimo in Europa e non c'è dubbio che venga valorizzato moltissimo in alcuni ambiti. Tutti sanno che è grandemente impiegato nell'edilizia e nel settore dell'arredamento, oltre che nella produzione di carta. Quello che invece molti ignorano è che, in gran parte del continente Europeo, lo si utilizzi ancora come combustibile. Alla base c'è l'errata considerazione del legno come fonte rinnovabile – solo perché, a differenza del petrolio, non si tratta di una risorsa drasticamente limitata – e la tendenza a confondere il concetto di “rinnovabile” con il concetto di “sostenibile”.

Il legno, utilizzato come biomassa, non è affatto sostenibile. Sia perché lo spreco di materiali è troppo veloce se comparato con la riforestazione, sia perché la combustione genera comunque emissioni di CO2 dannose per l'ambiente. Nel caso del legno, si tratta della CO2 che le piante assorbono durante il loro ciclo vitale. Se volete saperne di più sulle energie rinnovabili e il loro reale potenziale, vi consigliamo di partecipare alla prossima edizione di GECO, la fiera italiana interamente virtuale dedicata alla sostenibilità.

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Published on 08-10-2021

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