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Biomassa ed energia: che futuro ci aspetta? Intervista ad Antonio di Cosimo, presidente EBS

Il futuro dell'energia – non c'è dubbio – è rinnovabile. Ma da quali fonti possiamo sperare di recuperare energia sostenibile per tutte le nostre attività? Le biomasse sono un'opzione estremamente interessante per moltissimi settori. Ne abbiamo parlato con Antonio di Cosimo, presidente di EBS, l’associazione Energia da Biomasse Solide.

Che ruolo avrà la biomassa nel panorama di utilizzo delle rinnovabili in Italia, nel prossimo futuro?

Le biomasse solide sono una fonte energetica rinnovabile e programmabile, in grado di garantire una regolarità d’esercizio per oltre 8 mila ore l’anno. Grazie a queste caratteristiche, il loro apporto diventerà fondamentale non solo nella decarbonizzazione in atto per la capacità di assicurare stabilità alla rete elettrica nazionale, ma anche ai fini della mitigazione della dipendenza energetica dall'estero e della riduzione dei costi nella bolletta energetica delle famiglie. L’utilizzo delle biomasse solide per la produzione energetica soddisfa inoltre il principio dell’economia circolare: dalla manutenzione dei boschi e dal riuso dei sottoprodotti agricoli e agroindustriali si sfrutta tutto ciò che non è in altro modo riutilizzabile e nello stesso tempo si prevengono fenomeni di dissesto idrogeologico e incendi.

Tuttavia, il settore i cui principali operatori sono rappresentati in Italia dall’Associazione EBS (Energia da biomasse solide), è al centro di un paradosso: il contributo delle biomasse solide è conteggiato per il raggiungimento degli obiettivi del Pniec (Piano nazionale integrato per l’energia e il clima 2030) ma non è certo il rinnovo degli strumenti incentivanti di promozione dell’energia prodotta da biomasse solide. Tale situazione minaccia il mantenimento in esercizio degli impianti che vedono avvicinarsi la scadenza degli incentivi già nel 2023: l’incentivazione della produzione di energia rinnovabile si applica agli impianti entrati in esercizio o ripotenziati dal 1 gennaio 2008 per i primi quindici anni di esercizio.

Quanta percentuale della nostra energia, al momento, viene dalle biomasse e quanto potrebbe aumentare?

Il settore delle biomasse solide pesa per il 40% sull’intero comparto delle bioenergie che rappresentano nel loro complesso circa il 17% della produzione di energia da FER in Italia come confermato anche dal rapporto GSE 2019. È complicato prevedere quanto potrà aumentare dato che questo dipende da una molteplicità di fattori. Negli ultimi anni la produzione elettrica del nostro comparto è rimasta invariata perché non sono stati realizzati nuovi impianti di media-grande taglia per la situazione di stallo del sistema incentivante. La produzione elettrica degli ultimi anni (2019/2020) è stata di oltre 3.000 GWh l’anno. Se dovesse permanere l’attuale regime incentivante, è possibile prevedere una crescita medio-alta degli impianti a biomasse; al contrario però, se i contributi per poter esercire realtà come le nostre dovessero venire a mancare, risulterebbe ulteriormente complicato raggiungere gli obiettivi del 2030.

Quali sono i settori che beneficiano maggiormente da questo genere di fonte energetica e Come si può inquadrare questo genere di fonte energetica all'interno di un panorama di economia circolare?

Parlando di economia circolare, i benefici conseguenti dall’attività degli operatori delle biomasse solide sono di natura ambientale, sociale ed economica per tutto il Paese, soprattutto nei contesti rurali, montani e nelle aree interne. L’attività degli impianti di produzione di energia da biomasse solide, infatti, agevola in modo costante e redditizio il recupero di materiali residuali di comparti cardine come l’agroalimentare italiano posizionandosi all’ultimo gradino dell’utilizzo a cascata dei prodotti di tali filiere. Pagando i materiali residuali dalle attività di manutenzione del patrimonio forestale e del settore agricolo, supportiamo lo sviluppo dell’intera filiera collegata. Una filiera che complessivamente impiega oltre 5 mila lavoratori. La circolarità, inoltre, arriva a comprendere anche il riutilizzo delle ceneri. Dal punto di vista ambientale, se non venisse opportunamente destinata in impianti controllati, la biomassa combustibile potrebbe essere oggetto di abbruciamenti in campo o fermentazioni spontanee con conseguenti maggiori e nocive emissioni di CO2 e PM 2,5 in atmosfera.

Quali sono le attività e i progetti principali di EBS?

L’Associazione EBS riunisce i principali produttori di energia elettrica da biomasse solide in Italia, con impianti di taglia superiore ai 5 MW distribuiti su tutto il territorio nazionale. L’Associazione tutela lo sviluppo di tutte le imprese aderenti, rappresenta nelle sedi istituzionali il settore promuovendone le istanze e stimola lo studio e la ricerca per lo sviluppo del comparto e delle tecnologie collegate.

Perché ha deciso di sostenere GECO Expo?

Abbiamo deciso di sostenere GECO Expo perché condividiamo con l’iniziativa il posizionamento che fa perno sul concetto di sostenibilità e siamo particolarmente vicini ad alcune delle sue aree tematiche, come quella delle energie rinnovabili e dell’economia circolare. Crediamo che sia una ottima opportunità per confrontarsi anche con altri protagonisti ed esperti di questi ambiti aumentando la consapevolezza di ciò che di buono e utile ognuno può portare per lo sviluppo del Paese.

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Published on 08-05-2022

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