GECO EXPO

Intervista a Ludovica Casellati di Luxury Bike Hotels

Viaggiare in luoghi meno conosciuti, o addirittura non a portata di altri mezzi, tramite le due ruote è una modalità turistica con trend in crescita, grazie soprattutto alle e-bike, biciclette elettriche a pedalata assistita che consentono anche alle persone meno allenate di affrontare percorsi che altrimenti potrebbero risultare poco agevoli. Ludovica Casellati, founder di Luxury Bike Hotels nonché editore di Viagginbici, ci spiega come la sostenibilità si sposi perfettamente con il cicloturismo e di come l’Italia e gli Enti Locali abbiano davanti a sé ampi margini per accrescere un’offerta turistica di questo tipo, sino a poco tempo fa appannaggio di altri Paesi più culturalmente avvezzi alla bicicletta, quali quelli del Nord Europa.

Quali sono le tendenze più interessanti del cicloturismo, in questo momento?

Molte Regioni stanno investendo su infrastrutture verdi e c’è un boom dell’e-bike che apre le porte ad un numero esponenziale di potenziali cicloturisti. La bicicletta a pedalata assistita, infatti, aiuta le persone meno allenate ad affrontare salite o a coprire distanze che vanno al di là del loro allenamento. Questo inciderà anche sui flussi del cicloturismo che registreranno un forte incremento.

A che punto è questa tendenza in Italia? Che cosa si potrebbe fare nel nostro Paese per incrementare questo tipo di turismo sano e sostenibile?

L’Italia sta accelerando in questo periodo, perché rispetto ai Paesi del Nord Europa - ma anche ad alcuni nostri confinanti - siamo parecchio indietro. Non siamo affatto fermi, anzi le Regioni hanno capito che bisogna investire sul cicloturismo, e inoltre occorre sottolineare che gli stessi italiani sono sempre più portati a fare turismo outdoor. La dimostrazione viene dai dati di Legambiente ed Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), sia sulla percentuale di nuove ciclabili in Italia create quest’anno, sia sulle vendite di biciclette. Per le destinazioni e le singole strutture ricettive puntare sulla bicicletta sarà una grande risorsa per la ripresa.  

Chi è il turista-tipo che sceglie la bicicletta come mezzo di trasporto primario?

Come dicevo prima, la e-bike ha aperto nuove frontiere, ma anche la pandemia ha portato ad una nuova consapevolezza verso l’ambiente e il desiderio di conoscere in maniera slow i territori dove viviamo. Diciamo che finora il cicloturista tipo era una persona amante della natura e del movimento; ora però sta diventando un’esigenza diffusa dopo il lockdown quella di uscire e stare all’aria aperta. Partecipa a GECO Expo  

Su Viagginbici hai creato una divertente rubrica dedicata all’oroscopo “outdoor”: puoi fare qualche “previsione” per il settore del turismo nel 2021?

L’oroscopo è nato proprio durante il lockdown di marzo e vuole essere un modo divertente per esorcizzare le nostre paure e spronarci a vedere positivo (“stay positive, test negative”). Nel 2021 esploderà l’outdoor dopo tante restrizioni e mesi in casa, perché tenere il nostro fisico in forma e in movimento è diventata una necessità. Avremo tutti l’opportunità di dare un cambio alle nostre abitudini di vita, non solo nei viaggi, ma anche negli spostamenti cittadini.ù  

Perché hai deciso di appoggiare GECO?

Perché è la prima fiera sulla sostenibilità in Italia; mancava nel panorama e noi promuoviamo tutto ciò che porta alla sostenibilità e le idee che la incentivano. Ad esempio, abbiamo creato due premi; il primo, lo Urban Award, premio per la mobilità sostenibile, ha l’obiettivo di premiare i Comuni virtuosi e incentivare le amministrazioni locali ad investire nel futuro, sostenendo i progetti legati alla bicicletta e alla mobilità sostenibile. L’altro è l’Igraw, Italian Green Road Award, una sorta di Oscar del cicloturismo che vuole far conoscere al grande pubblico realtà virtuose e spesso poco conosciute, per incrementare nel nostro Paese un turismo più sostenibile. L’Italia nasconde angoli poco noti eppure incantevoli, spesso visitabili solo su due ruote.    

Published on 14-01-2021

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