GECO EXPO

Intervista a Luna Ferrari di "Lupi in giro"

Cosa succede quando si cresce in una famiglia che sin dalla più tenera età ti offre la possibilità di scalare vette, sentire dal vivo il frastuono di una scrosciante cascata o vivere la quotidianità di un villaggio nell'entroterra messicano? Si diventa viaggiatori (o viaggiatrici, come in questo caso) e non semplici turisti. E il piacere vissuto nelle diverse esperienze vissute in giro per il mondo diventa una passione tale da volerla condividere con tutti tramite blog. Luna Ferrari, giovane donna abituata da sempre allo zaino in spalla, ci descrive in "Lupi in giro" il suo spostarsi e il suo addentrarsi nei luoghi e nelle genti che incontra nel suo cammino, sempre mantenendo quella visione di ecosostenibilità che porta vantaggi a tutti, sia al viaggiatore, sia alla regione visitata.  

Com’è nata la passione per il Travel Blogging?

Il blog Lupi in giro è un sogno che a 19 anni ho voluto tirar fuori dal cassetto. Mi è sempre piaciuto viaggiare, e ancora di più scrivere, per ricordare i momenti più belli dei miei viaggi e lasciarli impressi, nero su bianco. Così nel novembre del 2019 ho dato vita al mio blog, Lupi in giro. Poi, pian piano che scrivevo per me stessa, per amici e parenti, è subentrato anche il piacere della condivisione, di far leggere le mie emozioni e i consigli di viaggio a tutti coloro che ne avessero bisogno. E da lì ho cominciato a pensare più in grande!

Di cosa racconti sul tuo blog?

Sono specializzata in destinazioni italiane, da vivere principalmente in una giornata o in un weekend. Ciò che differenzia “Lupi in giro” da altre proposte simili è sicuramente il racconto di mete ed itinerari fuori dalle solite rotte turistiche e troppo conosciute. Il blog infatti racconta di luoghi insoliti o angoli nascosti che amo scovare durante i miei viaggi, il tutto condito da un pizzico di poesia ed emozione che vi farà sentire come se foste a fianco a me nel viaggio. Quindi nei miei articoli non si trova solo il mero consiglio, ma - come recita il mio slogan – verranno colte "Emozioni di viaggio oltre le solite mete".  

Quali sono le tue idee nei confronti del turismo sostenibile?

Non solo un’etica personale, ma anche la gli studi di Turismo Internazionale che sto compiendo all’Università di Bologna, mi rendono particolarmente sensibile al tema della sostenibilità in campo turistico. Non si tratta solo di rispetto per l’ambiente, che al giorno d’oggi diventa sempre più importante per garantire anche alle generazioni future le bellezze di cui disponiamo oggi. Si tratta anche di garantire un equilibrio tra turisti e residenti, di combattere contro l’overtourism e di rendere partecipi i cittadini quali attori del settore turistico, per aumentare il benessere sociale. Ma non è solo questo; l’offerta di un turismo sostenibile da parte di una destinazione o di una struttura turistica diventa un fattore importante del loro vantaggio competitivo. Essendo la maggior parte delle destinazioni italiane in una fase “matura”, possono cogliere l’occasione di “ringiovanirsi” lavorando sul tema della sostenibilità e attrarre così un nuovo (e sempre più grade) target attento all’ambiente. Abbracciare il turismo sostenibile oggi non può essere solo una scelta, bensì ritengo che debba essere un obbligo morale nei confronti dell’ambiente, della società e dell’economia. E tutto ciò deve partire principalmente dalla volontà della destinazione o della struttura di offrire un turismo di tipo sostenibile.   Partecipa a GECO Expo  

Cosa puoi offrire alle destinazioni o alle strutture turistiche che potrebbero volere il tuo aiuto?

Oltre ad un articolo emozionale e coinvolgente e un utilizzo strategico delle tecniche SEO, utilizzo sempre anche i social network. Su Instagram e Facebook ho una community fidelizzata a cui racconto live le esperienze dei miei viaggi tramite post e storie. Inoltre promuovo l’articolo tramite Pinterest, un motore di ricerca che consente di raggiungere migliaia di persone.  

Hai scritto per noi anche un articolo sulla Sardegna esperienziale. Ce lo racconti?

Ho adorato scrivere della Sardegna più autentica e ricordare il mio viaggio estivo! Nell’articolo vi porto in un viaggio esperienziale che per me è stato indimenticabile, dai borghi decorati da sorprendenti murales, alle feste di carnevale dalle maschere inquietanti. Scoprirete le sagre di paese che esaltano la gastronomia locale e che affondano le proprie origini nel mondo rurale. Oltre al mare cristallino e alle spiagge dorate che ci fanno sognare, la Sardegna conserva nell’entroterra segreti nascosti alla massa turistica. Scoprirli e valorizzarli è veramente una chicca da non perdere.  

Perché hai deciso di supportare GECO EXPO?

Ho deciso di supportare Geco perché ritrovo totalmente la loro filosofia nel mio modo di viaggiare. Promuovere il nuovo trend del turismo esperienziale è una missione a cui sono felice di contribuire. Per noi viaggiatori diventa sempre più essenziale stabilire un legame con la destinazione, viverla in maniera più autentica ed emozionale, ma soprattutto in un’ottica sostenibile per salvaguardare il futuro.  

Credi che il turismo sostenibile sia una scelta a cui tutti potrebbero accedere o secondo la tua esperienza è limitante per qualcuno?

Non credo assolutamente che il turismo sostenibile possa essere un limite per i viaggiatori con budget limitato. Anzi, sono proprio questi ultimi i più inclini ad adottare azioni più green. Alcune semplici azioni infatti sono alla portata veramente di tutti: portare con sé una borraccia, alloggiare in ostelli e B&B eco-friendly, scegliere i mezzi lenti, come la bicicletta e il treno, piuttosto che le auto o gli aerei, mangiare in ristoranti locali… Insomma, proviamo tutti a contribuire ad un turismo più sostenibile. Può portare vantaggi sia ai viaggiatori che alle destinazioni!

Published on 29-01-2021

MANTENTE AL TANTO DE TODAS LAS NOVEDADES DE GECO EXPO